Cosa è il Counseling, è la prima domanda che spesso (fortunatamente sempre meno) mi viene rivolta; tra le varie definizioni date, trovo la seguente la più completa ed esplicativa:
“Il Counselor è un agevolatore della relazione di aiuto che sostiene il cliente nel processo di consapevolezza per una maggiore autonomia rispetto alle scelte di vita. È un professionista che lavora sulla salute e sul benessere psicofisico, orienta, sostiene e sviluppa le risorse della persona. Le competenze di base del Counselor sono relative al saper essere una persona empatica, congruente, autentica, consapevole dei propri valori, sensazioni e pensieri, disponibile all’accettazione incondizionata. Il Counselor utilizza molte tecniche: ascolto attivo che evita giudizi e interpretazioni; esplorazione con domande aperte e chiuse; chiarificazione per incoraggiare l’elaborazione; parafrasi per aiutare il cliente a focalizzare il contenuto del suo messaggio ed enfatizzarlo quando l’attenzione sui sentimenti è prematura; riformulazione per incoraggiare a consapevolizzare ed esprimere emozioni, sperimentarne l’intensità per poterle gestire; delucidazione per connettere elementi multipli, identificare un tema ricorrente e fare il punto per ulteriori obiettivi. La relazione costruita è fatta, così, di riconoscimento, rispetto e congruenza, e favorisce l’auto-comprensione e l’auto-esplorazione”.
Nelle mie sedute propongo uno stile di counseling, integrando il modello esperienziale della Gestalt con il modello più analitico dell’Analisi Transazionale al fine di focalizzare il lavoro sia sull’esperienza che sulle dinamiche intrapsichiche che organizzano il nostro essere al mondo.